Riqualificazione dell'Ex Ipca di Ciriè: da fabbrica degli orrori a parco pubblico per la comunità
TEAM: Arch. Francesca La Malva; Arch. Paes. Manuel De Canal; Ing. Massimo Perrucci; Ing. Claudio Mattalia
FASI PROGETTUALI: L'Arch. La Malva insieme all'Arch. Paes. De Canal hanno studiato il progetto urbano, il verde e il percorso storico per la re-funzionalizzazione.
L'ing. Perrucci ha seguito gli aspetti di sostenibilità del progetto di riqualificazione e allo stesso tempo l'analisi strutturale per la sicurezza degli edifici.
L'obiettivo principale del nostro progetto è la re-funzionalizzazione e il riutilizzo di un'area abbandonata da tempo che dopo la necessaria bonifica, sarà trasformata in un parco pubblico per uso comunitario. e per gli eventi. Sarà anche, tuttavia, mantenuta la storia e la memoria industriale di quella che dal 1922 al 1982 fu considerata la "fabbrica degli orrori". A causa, infatti, della produzione di pigmenti a base di ammine aromatiche, potenti cancerogeni vescicali, fu causata la morte di 168 operai.
Il Comune di Ciriè ha acquisito il sito ex Ipca e ex Interchim per procedere alla difficile bonifica e recuperare l’area senza per questo cancellare la memoria del sito, ma, al contrario, farne un luogo di memoria, di monito e di monitoraggio.
Il progetto prende le mosse da un nuovo master plan della zona, combinando l'impronta industriale - grazie alla manutenzione di alcuni edifici abbandonati e l'esposizione di alcuni macchinari industriali, attorno ai quali sarà realizzato un percorso sonoro che racconta il passato dell'area - con l'innovazione e la sostenibilità ambientale.
Inoltre, saranno create aree verdi per la coltivazione, gestite dall'Università di Torino per la ricerca, o da associazioni che lavorano con le comunità locali. L'area dell'Ex Ipca sarà quindi trasformata in un nuovo polo per la comunità, che unirà storia e natura.